venerdì, aprile 14, 2006

 

Di colla e manifesti

Prendo spunto dal post del Braccini per fare un po’ di amarcord sulla mia prima notte di attacchinaggio (referendum per la legge 40).
Due donne alte un metro, un tappo e un barattolo (scelta della squadra azzeccatissima), con il loro foglio con la lista delle postazioni utilizzabili sporco di colla, a giro per campo di Marte. Su viale Righi becchiamo due energumeni di AN che stanno tappezzando di manifesti per l’astensione tutte le postazioni disponibili.

- Scusate, queste sono le nostre postazioni. (facce incazzate e decise)
- Non sappiamo quali sono le nostre, non ce lo hanno mica detto…(Melius abundare quam deficere?)
- Ve lo diciamo noi, non c'è problema!
.....
- Via...Lo fanno tutti…Guarda: sono tutti coperti dai manifesti dei comunisti
- Lo faranno anche tutti. Tutti ma non noi RADICALI! E che cazzo! (E se la Livietta non l’ao detto, l’ha sicuramente pensato)
- E’ vero, voi no...voi... (Noi che?)
- Non ce ne frega nulla. Se continuate chiamiamo i vigili. Poi se ne riparla.
- ...... (Sguardi perplessi)

Le due piccole rompipalle hanno lasciato una copia delle postazioni, hanno controllato il lavoro altrui e hanno proseguito il loro giro.

Quando i socialisti delusi ci manderanno a quel paese e torneremo a fare il bagno nella colla da parati, con che faccia affronteremo questi armadi-attacchinatori?

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