venerdì, luglio 16, 2010

 

Cronache di donne - e cinque.


E’ stato un bell’ esperimento, io, almeno mi sono divertita, e mi auguro altrettanto dei lettori. Iniziato lunedì, oggi col quinto numero conclude la sua prima e, presumo, ultima settimana. Cercare notizie che avessero per protagoniste le donne in Italia è stata una bella immersione in un caso e in un campo che meriterebbe tempo e mezzi per essere approfondita, ma figuriamoci … nei palazzi del potere i pusher battono cassa, e le donne vivono pari pari come nelle 120 giornate o come in Salosade, a scelta, e a seconda dei gusti.
Oggi nel quinto giorno riappare una delle protagoniste del lunedì, Danielona, da me definita la Buzzolona, "opinionista di Uomini e donne", arrestata con 11 grammi di cocaina e un bilancino in casa. Non è stata una bella cosa, chiamarla così, ma Daniela la avevo seguita da casa di mia figlia, e con lei e le sue e mie amiche avevamo commentato; ma proprio cattiva come un babbuino, c’è poco da fare, maligna, arrogante, raccomandata, invasiva e brutta come la fame; anche i messaggi che le sue vittime hanno scritto pubblicamente riportano i rancori che si è saputa creare. Vengono ripresi dal blog di Uomini e donne, ma riportati da agenzie e siti di informazione: “Federico D’Aguanno ex tronista che fu cacciato dal programma in seguito alla scoperta di una relazione al di fuori del trono, fu pesantemente offeso da Daniela. Oggi, dopo l’episodio di spaccio a carico di Danielona, dice:
Che bella cosa!!! Cinque ore al giorno ad insultare e sparare sentenze ai ragazzi tra i 18 e 35… La notte a vendergli la cocaina!! E’ proprio vero… Qualcuno lassù’ esiste!! Prima o poi i nodi….”
Flora Canto, ex tronista fortemente criticata da Daniela per la scelta di salire sul trono dopo la storia con Filippo (ex gieffino) che la tradì durante il Grande Fratello, dichiara:
“Cara Daniela, si raccoglie ciò che si semina. Forse non dovresti essere così perfida con la gente….”
“Anche Fernando Vitale, ex corteggiatore … attualmente attore porno, dice la sua:
“E poi si sono scandalizzati quando hanno saputo del mio nuovo lavoro. Ho sempre detto che il mondo dell’hard è più pulito del mondo della tv… In 5 anni non puoi capire cosa ho visto. Tra feste, compleanni di vip ecc… non farmi dire troppe cose”.
Dalle notizie si sa pure che la notte dell’arresto Daniela è scoppiata in lacrime e “avrebbe tentato la carta della pietà con la polizia affermando "così mi rovinate, sono l'opinionista di Uomini e Donne, adesso cosa mi succederà"? “ Da dietro le quinte si sparge la voce che “era depressa”, o anche “è stata messa in mezzo”.
“E’ solo un errore – si giustifica Daniela", dall’ errore all’ imboscata di Marrazzo, al leggero errore di Fini sorpreso in immersione subacquea in zona ambientale protetta, al Mi hanno incastrato di Zaccai, la lingua italiana offre molte voci a questo inghippo.
Dopo il processo per direttissima, (esito del processo) che dovrebbe essere in corso oggi, le posizioni si faranno più chiare; sì perché la realtà dei fatti è già ovvia, per chiunque abbia seguito il programma prima, e la vicenda poi, e migliaia come minimo di ragazzi cittadini comuni, e lavoratori, hanno certezze radicate su come è andata davvero, lo sanno, ma non solo non ne hanno le prove, ma ora vedono anche come il processo e il comportamento della stampa modifichino pubblicamente tale realtà. Queste le belle lezioni per i ragazzi, poi ci si stupisce se vanno a schiantarsi nel muro con la macchina, sono troppo bravi, è già tanto che non ci schiantino qualcun altro, nel muro.
Dopo Danielona, ritorna anche l’altro tema del lunedì, che sono le donne morte uccise; e non dipende certo da me se devo rilevare ancora una volta che sono infinitamente di più a livello statistico sia locale che globale, le donne uccise dagli uomini che non viceversa, è una cosa che salta tanto agli occhi da risultare invisibile. Si potrebbe dire che la donna è meno forte, ma nel mondo di oggi la difficoltà potrebbe facilmente venir superata con le armi. Esiste comunque la violenza al femminile, non proprio una eccezione, ma una netta minoranza, ciò che resta eccezione è la formazione di gruppi di violenza organizzata, branchi, manipoli, squadracce ecc., che non risultano, se non in forma organizzata da un uomo, come la guardia del corpo di Gheddafi, o come eccezione. Aggiungo che non a caso ce l’ha Gheddafi, non a caso sono amici Berlusconi e Gheddafi fra loro e con Putin, e ultimamente con il Presidente del Panama, e non è solo per il business.
Ed ecco, venerdì si chiude come lunedì era iniziato, se non peggio: una donna uccisa a Vada, dell’ Ecuador, piedi e mani legati al letto, soffocata; una donna romena uccisa a Civitavecchia a coltellate, da un ex, o mia o di nessuno, una donna italiana uccisa a Riano, a pugni e calci e strangolata da un chiamiamolo corteggiatore respinto.
Ma una notizia che sia lieta per le donne, la vogliamo trovare? Eccola – “Il Tar del Piemonte ha accolto in parte uno dei ricorsi presentati per verificare la validità del voto di fine marzo che ha sancito la vittoria di Roberto Cota su Mercedes Bresso.” Per Mercedes è stata una divertente mattinata, immagino.

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giovedì, luglio 15, 2010

 

Cronache di donne - quarto giorno autogestito


Prosegue la serie dedicata al come le donne escano nelle notizie sulla carta stampata. Dipende da quanti lettori avrà, la decisione se continuarla o no; quindi, accorrete numerosi. Baci dalla vostra affezionatissima.


Eugenia Roccella è una donna, certamente; ma si fa una gran fatica a comprenderla, quando si accanisce contro le sue stesse sorelle - non certo perché insiste sulla necessità di trattare l’interruzione volontaria diversamente da una estrazione dentale, ché per quello ha pure ragione; ma dimostra se non malafede, almeno forti contraddizioni, che magari sono dentro di lei, nella argomentazione. Scendiamo nel dettaglio.
Presentando, ieri, le linee guida del ministero della Salute sulla RU486, gia’ inviate alle Regioni, che prevedono tra l’altro il ricovero ordinario per tutta la procedura abortiva, il sottosegretario alla Salute chiarisce che “si tratta di un documento non vincolante, ma e’ difficile sottrarsi a un documento che richiama la legge 194, che prescrive appunto la necessita’ di ricovero ordinario”.
E qui salta agli occhi che lo stesso giusto richiamo la Roccella non si sogna neanche di farlo per tutta quella parte della 194 dedicata alla corretta informazione della donna, e degli uomini, su riproduzione e sessualità; informazione che poi è l’arma nonviolenta dell’antiproibizionismo applicato all’ aborto, insieme alla legalizzazione. Con la conoscenza reale e svuotata da pregiudizi religiosi e morali, unita alla legalità e alla emersione dalla clandestinità del fenomeno, è possibile ottenere quella diminuzione degli aborti che tanto sta a cuore non solo alla Roccella, ma a tutti coloro che per la legalizzazione dell’aborto hanno condotto battaglie dure pagando di persona.
Ricovero coatto, dunque. Spiega Roccella: “E’ vero che ogni donna può firmare e andarsene dall’ospedale, ma questo configura un tornare indietro rispetto alla decisione di abortire, e pone problemi di tipo amministrativo”. Cara sottosegretaria Eugenia, ma non lo sai che ogni cittadino ha il diritto sacrosanto, sancito dalla Costituzione, di firmare e assumersi la responsabilità di se stesso uscendo da una qualsivoglia struttura ospedaliera? “Credo - sottolinea Roccella - che se si sceglie di uscire è perché non c’é un’organizzazione sanitaria che preme in senso opposto.” Mio dio, è il caso di dire, ma perché mai la organizzazione sanitaria dovrebbe premere in un senso o nell’altro? Mica è la Guardiana della Rivoluzione, l’organizzazione stessa; a questa si chiede solo di informare, informare, informare, correttamente, su rischi, costi, benefici.
E stiano attenti, quei “medici che hanno dimesso le pazienti il primo giorno, dando loro appuntamento dopo tre giorni per la seconda pillola. Questo pone problemi di irregolarità amministrativa, e le Regioni devono sapere che esiste anche questo problema”. Poi, un giorno, parleremo delle irregolarità legislative legate alla figura dell’ obiettore di coscienza, all’ obbligo di garantire il servizio pubblico, agli obiettori della pillola del giorno dopo, ecc. e allora, cara Roccella, come te la caverai?
Per le donne straniere “si deve accertare l'avvenuta comprensione linguistica della procedura”. E qui si entra in un argomento drammatico, e ci si astiene dal commentare.
Altre donne nelle news? Come non citare la mitica Belen Rodriguez, che dopo aver scaraventato nel muro la play station di Fabrizio Corona, cosa per la quale le siamo tutte grate, si è fatta fotografare in barca con l’ex? Sembra “che la fine della relazione più glamour degli ultimi anni possa avere ripercussioni professionali visto che già si vocifera la fine del contratto che lega Belen a Tim con cui ha di recente realizzato un Calendario 2011. Inoltre a questo punto sembrano spegnersi le voci di una sua conduzione a Sanremo 2011”.
Alla notizia sono dedicati 154 link, contro i 52 dedicati alla RU486. Dio perdona, Corona no.

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mercoledì, luglio 14, 2010

 

Cronache di donne - terzo giorno autoprodotto


Si informa i gentili amministratori che il terzo articolino è stato rifiutato perchè a rischio di denuncia. Non sono riuscita ad individuare dove e perchè, ma rispetto le decisioni di chi mi ha pubblicato i primi due.
Se ben conosco i miei polli, l'amministratore unico e quello delegato di questo blog non avranno altrettanti problemi, e, comunque, prima che lo vedano, passerà qualche ora.

14 luglio 2010

Buongiorno Bongiorno! Oggi la giornata di news che trattano di donne si apre con Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia; cinque emendamenti alla Legge Bavaglio, cioè al ddl sulle intercettazioni, recano la sua firma.
Sono emendamenti che mirano a far diventare il bavaglio un bavaglino, mitigando il rigore dei divieti; dal ripristino della definizione di "privata dimora" anziché quella di "luogo privato", che avrebbe escluso da un ascolto ambientale un'auto o un ufficio, al ripristino della possibilità di mettere sotto controllo i telefoni di imputati "ignoti" che "possano fornire elementi utili ai fini della prosecuzione delle indagini"; dall’attenuarsi dei requisiti per chiedere e ottenere un'intercettazione, che nella Legge Bavaglio così come è sono gli stessi elementi di prova e gli stessi riscontri che servono per avere dal gip un arresto, alla limitazione nella responsabilità degli editori e quindi anche i controlli che questi possono fare sul contenuto giornalistico.
Giulia viene definita dai giornali “finiana” e addirittura si parla di questi emendamenti come colpo di coda dei finiani; come se non si dovesse, in Parlamento, a spese nostre, dibattere sulla opportunità e sulla correttezza delle leggi, ma solo scontrarsi tra correnti, conventicole e cricche. Magari la Bongiorno, che è stata avvocata di Andreotti, Bettarini, Totti e Vittorio Emanuele di Savoia, fra gli altri, quegli emendamenti li presenta non solo per fare un piacere a Fini, del quale ha curato anche il divorzio, ma anche perché la Legge Bavaglio così come è non le piace; e non è sola, perché non piace neanche al Capo dello Stato e neppure all’ ONU.
L’altra importante donna della quale oggi si parla è Maria Stella Gelmini; ministro dell’ educazione, è fra i nomi in lizza per il posto di coordinatore del PDL. E’ strano che venga proposta lei, perché un lavoro ce l’ha già, e piuttosto impegnativo; sembra che Silvio Berlusconi sia come rimasto a corto di uomini di fiducia, e gli tocchi appoggiarsi alle donne, poveruomo! Per come le ha trattate merita uno sgambetto, chissà se troverà una donna con gli attributi necessari che sappia farglielo.
Invece oggi, per ora, nessuna donna uccisa a coltellate o martellate; per ora, ma la giornata è lunga … e fa ancora molto caldo.
Qui il link per la quarta giornata.

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Cronache di donne - i primi due giorni

12 luglio 2010

Per un giornale “dalle donne per le donne”, ho pensato, sarebbe interessante portare l’attenzione su quello che delle donne viene scritto sui quotidiani. Così, in questa notte di caldo assoluto, indossando due gocce di sudore al posto dello Chanel n.5, ho fatto un giro sui siti dei maggiori quotidiani, aggregatori di notizie, agenzie, ecc.
Un panorama desolante, peggiore di quanto lo immaginavo, ed ero già pessimista!
La prima donna che si conquista gli onori della cronaca ( niente sul fronte politico, né sportivo, né di altro tipo, che lì lo spazio è solo maschile ) è una povera ragazza di 16 anni, Eleonora Noventa, uccisa da tre colpi di pistola da un “ragazzo per bene” che si è suicidato subito dopo. O mia o di nessuno, è il pensiero, non nuovo, che ha guidato il trentenne; ha atteso la ragazza per la strada e quando lei, pantaloncini neri e camicetta bianca, è arrivata in bicicletta, l’ ha fermata, scambiato due parole, estratto la pistola da sotto la sella del motorino, mirato e sparato.
Per inquadrare queste morti torna utile leggere il Database sugli omicidi dolosi, fonte Eures: “Sono 340, in Italia, i casi di omicidio-suicidio registrati tra il 2000 e il 2008, che hanno prodotto, compresi gli autori, quasi 1000 vittime. Ogni 10 giorni un padre, un marito (l’autore è nel 93% dei casi un uomo) pianifica il proprio suicidio allargato, trascinando con sé la coniuge o la partner (complessivamente 53% dei casi), uno o più figli (19% dei casi) o altri familiari”; secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' la violenza contro le donne, nel mondo, rappresenta la prima causa di morte per il sesso femminile fra i 25 e i 44 anni.
La seconda donna di cui si ha notizia è Daniela Ranaldi, cosiddetta opinionista del programma di Maria De Filippi “Uomini e donne”; chi ha visto la trasmissione ricorderà sicuramente la signora strabordante, seduta sempre alla destra di Maria, che urlava e inveiva contro i giovani concorrenti giudicandone la sincerità, come se poi non fosse evidente a tutti che a “Uomini e donne” non ci si va certo a cercare l’amore, quello vero, ammesso che esista ancora.
Danielona è stata arrestata per il possesso di 11 grammi di cocaina e un bilancino; ma è tornata a casa, in attesa del processo per direttissima, “perché incensurata”. Un trattamento comunque di favore, perché non a tutti i cittadini trovati in possesso di 11 grammi di cocaina sarebbe stata concessa la libertà così facilmente; paragonabile a quello che ha guidato i casi Marrazzo e Zaccai, dove i protagonisti, trovati coinvolti in episodi di consumo, se non di spaccio, sono stati rimandati a casa con tante scuse e neanche un test antidroga, di quelli che vengono eseguiti sotto il ricatto dell’arresto a tanti ragazzi.
Altre notizie che abbiano donne per protagoniste, non sono riuscita a trovarle; se ci sono, sono sepolte da un mare di facce di uomini, Berlusconi, Bossi, Tremonti, Iniesta, Verdini, Errani e via così.
Sarà solo un caso? Vedremo!

13 luglio 2010

Anche oggi, martedì, la prima donna che si trova nelle news è morta. Anzi, due.
Katerina e Chiara, 24 e 34 anni; Katerina è morta ieri, accoltellata in strada. Chiara giovedì, massacrata in strada a sprangate, ma il suo assassino è stato arrestato ieri.
O mia o di nessuno – ancora questo il movente, in tutti e due i casi; bisognerà prevedere, prima o poi, quando avremo un attimo libero dall’alta politica del premier e della sua setta, un corso di formazione per giovani uomini che riesca a sradicare questa scemenza dai loro cervelli.
A dire il vero qualcosa si trova, a parte le morte, oggi. Ma è comunque sotto dozzine di notizie al maschile.
Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio, ha incontrato la stampa, ieri, per dare conto del rinnovo del protocollo d’ intesa tra Regione e CIE di Ponte Galeria per l’assistenza sanitaria; Renata ha annunciato che la Regione offre un campo di calcetto e, in seguito, pure un luogo di culto, preghiera, intrattenimento. A sentire le voci che circolano, il CIE ha bisogno, intanto, di acqua, bagni, spazi, arredi; come tutti i CIE d’Italia, quei CIE costruiti come canili e peggio dei canili, che vengono spesso visitati da Rita Bernardini, deputata radicale; una donna che farebbe, eccome, notizia, se non si trovasse a subire la doppia censura che la riguarda, in quanto radicale, e donna.
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, auspica “un mercato unico senza dazi e protezionismo” tra i Paesi del Mediterraneo. Ottima idea, visto che il protezionismo in generale fa danno nel campo economico quanto il proibizionismo in quello sociale, ma che ci costringerà, prima o poi, se ci sarà un poi, a fare i conti con regimi che commettono violazione continua e riconosciuta dei diritti umani; e penso alla Libia, ma non solo. A meno che non si decida di adeguare i paesi europei del Mediterraneo agli standard altrui, abbassando ulteriormente il tasso di democrazia anche da noi; il che, per l’Italia, non sarà difficile.
Le notizie non ci dicono, rispetto al blitz di 3000 carabinieri e polizia contro la 'ndrangheta, con oltre 300 persone arrestate in diverse parti d'Italia per vari reati, “la piu' imponente operazione di questo tipo degli ultimi anni”, quanti dei 3000 e dei 300 siano donne. Approfondiremo.
Buon martedì e il seguito cliccando qui.
Per il seguito della vicenda di Daniela Ranaldi, invece, qui.

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