mercoledì, luglio 14, 2010

 

Cronache di donne - terzo giorno autoprodotto


Si informa i gentili amministratori che il terzo articolino è stato rifiutato perchè a rischio di denuncia. Non sono riuscita ad individuare dove e perchè, ma rispetto le decisioni di chi mi ha pubblicato i primi due.
Se ben conosco i miei polli, l'amministratore unico e quello delegato di questo blog non avranno altrettanti problemi, e, comunque, prima che lo vedano, passerà qualche ora.

14 luglio 2010

Buongiorno Bongiorno! Oggi la giornata di news che trattano di donne si apre con Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia; cinque emendamenti alla Legge Bavaglio, cioè al ddl sulle intercettazioni, recano la sua firma.
Sono emendamenti che mirano a far diventare il bavaglio un bavaglino, mitigando il rigore dei divieti; dal ripristino della definizione di "privata dimora" anziché quella di "luogo privato", che avrebbe escluso da un ascolto ambientale un'auto o un ufficio, al ripristino della possibilità di mettere sotto controllo i telefoni di imputati "ignoti" che "possano fornire elementi utili ai fini della prosecuzione delle indagini"; dall’attenuarsi dei requisiti per chiedere e ottenere un'intercettazione, che nella Legge Bavaglio così come è sono gli stessi elementi di prova e gli stessi riscontri che servono per avere dal gip un arresto, alla limitazione nella responsabilità degli editori e quindi anche i controlli che questi possono fare sul contenuto giornalistico.
Giulia viene definita dai giornali “finiana” e addirittura si parla di questi emendamenti come colpo di coda dei finiani; come se non si dovesse, in Parlamento, a spese nostre, dibattere sulla opportunità e sulla correttezza delle leggi, ma solo scontrarsi tra correnti, conventicole e cricche. Magari la Bongiorno, che è stata avvocata di Andreotti, Bettarini, Totti e Vittorio Emanuele di Savoia, fra gli altri, quegli emendamenti li presenta non solo per fare un piacere a Fini, del quale ha curato anche il divorzio, ma anche perché la Legge Bavaglio così come è non le piace; e non è sola, perché non piace neanche al Capo dello Stato e neppure all’ ONU.
L’altra importante donna della quale oggi si parla è Maria Stella Gelmini; ministro dell’ educazione, è fra i nomi in lizza per il posto di coordinatore del PDL. E’ strano che venga proposta lei, perché un lavoro ce l’ha già, e piuttosto impegnativo; sembra che Silvio Berlusconi sia come rimasto a corto di uomini di fiducia, e gli tocchi appoggiarsi alle donne, poveruomo! Per come le ha trattate merita uno sgambetto, chissà se troverà una donna con gli attributi necessari che sappia farglielo.
Invece oggi, per ora, nessuna donna uccisa a coltellate o martellate; per ora, ma la giornata è lunga … e fa ancora molto caldo.
Qui il link per la quarta giornata.

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