lunedì, novembre 13, 2006
I Santi, i Morti e il resto dei giorni/1
L’estate meteorologica stavolta è finita con ottobre e, come ogni anno agli inizi di novembre, la fortuna oltraggiosa di cui sono zimbello mi ha messo di fronte, a me che di solito non sono da nessuna parte, la mia mancanza di ubiquità. A Lucca per i fanti del Comics&Games o a Padova per i Santi di Radicali Italiani? Per non dire dei Morti e, dopo di loro, dell’alluvione.
Ma fra il dovere e il piacer essere, cominciamo da uno a caso.
Ma fra il dovere e il piacer essere, cominciamo da uno a caso.
Dovendo limitare la mia presenza ad un giorno, a Lucca non ho potuto godermi la presenza di Steve Jackson (per voi ignoranti: l'inventore del libro-game, l'autore di Gurps - il primo sistema di gioco universale - e di Munchtkin - un gioco di carte che riesce a parodiare in una volta sola i giochi di ruolo e Magic), ma in cambio, nonostante la pioggia, ho potuto godermi molto di più la città. Il giudizio sulla nuova Lucca è contrastante. Fino alla scorsa edizione tutto era concentrato nel palazzetto dello sport e in alcuni padiglioni adiacenti, si viveva in un mondo a parte e in effetti essere lì piuttosto che in qualsiasi altro non-luogo, cambiava poco. Però si passava da una parte all'altra della fiera in men che non si dica, si potevano confrontare i prezzi e tornare velocemente dal più economico rivenditore scoperto poco prima, si mangiava un paninaccio a sedere sui comodi spalti e, non ultimo, non si prendeva l'acqua. Quest'anno l'ambaradan è stato spostato e sparpagliato all'interno delle mura. Tutto molto più bello (majala quant'è bella 'sta hazzo di città!), tutto un po' più incasinato. Comunque sono riuscito a comprare a cifre minime i Ken Parker serie rossa che mi mancavano (viva la concorrenza!) e diverse dozzine di numeri di Ristampa Dago (di cui segnalo che le puntate fra il 48 e il 51 circa proprio a Lucca si svolgono). Grande rimpianto: Maximum Berserk 6, ma prima o poi lo scoverò. Un interrogativo internettaro finale: sono io il solito incapace, o a giro di blog fumettistici (o peggio ancora giocodiruolistici) ce n'è davvero pochi?
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Commenti:
credo che i privilegiati che hanno tempo modo grazia e mani difata per giocare di ruolo e inoltre produrre blog ce ne siano pochi pochi pochi
ohibò, e di privilegiati che hanno tempo modo grazia per leggere fatua letteratura o per guardare futile cinema o per gentilmente fottersi una a caso delle dugencinquanta muse e inoltre produrre blog - come mai ce n'è così tanti?
forse il problema sono le mani difata
forse il problema sono le mani difata
perchè giocar di ruolo, produrre blog e, dimenticavo, leggere fumetti, sono attività ben più impegnative di quelle citate... ma le muse e le brutte muse non erano 77?
le mani di fata o ci si hanno o non ci si hanno
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le mani di fata o ci si hanno o non ci si hanno
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