giovedì, maggio 25, 2006
Jesus Christ ahahah
Non ho letto il libro. Il Codice da Vinci è una bojata pazzesca, e non c’è bisogno di applausi, grazie. Mi scoccia assai essere d’accordo cogli intellettuali che lo hanno snobbato a Cannes, ma di fatto è palloso, i dialoghi sono improponibili, la supponenza pervasiva. Scorsese? Ma non c’è proprio paragone. È molto più divertente anche solo la “vera” storia del prepuzio di Gesù, vèra nuziale di Santa Caterina patrona d’Italia (non più nazione del cazzo, dunque, proprio nazione della cappella). Comunque quattro risate con la nostra Superstar preferita si possono fare persino in un modo qualificato colto e intelligente, grazie ad Harold Bloom, nonché al Braccini che vi parla del suo Gesù e Yahvè. La frattura originaria fra Ebraismo e Cristianesimo. A Bloom piace un sacco Marco, sopporta Matteo e Luca, odia con tutta la sua animaccia giudaica quell’antisemita di Giovanni – a cui però non può negare la palma di “miracolo di autocoscienza amplificata” e di “implicito modello per l’Amleto”. Finalmento un letterato scrive, in quanto tale, delle Buone Novelle. Ce ne fossero di Letture così.
Qua, per motivi etnico-estetico-filosofici, si è grandi estimatori dell’ateologico/antiteico genere letterario bestemmia (un esempio? La strepitosa Abbibbia del Belli – ma se ne riparlerà), si ha qualche indulgenza per l’arte dell’eufemismo e del mezzo-moccolo (“minced oath”; lo sapevate che quando la principessa Leia dice “Cribbio!” in italiano, in inglese dice “Fester!”?) e si approfitta di questo post per riproporre a giro una domanda posta da altri: ma i mussulmani bestemmiano? Quando scoppiò il casino delle vignette sul Profeta qua, come d’altronde altrove, si ebbe la tentazione di postare un gigantesco MAOMETTO BUHO! e se non lo si fece fu per pigrizia. Bloom, a proposito dell’Islam, dice alcune cose banali banali (“se Yahvè è un guerrafondaio, Allah è un attentatore suicida”), altre banali ma potenti; Yahvè non è morto: per gli ebrei si è auto-esiliato nei cieli più remoti, per i cristiani è scolorito nella figura di Dio Padre, ma dall’altra parte del Mediterraneo è tornato prepotentemente alla ribalta sotto forma di Allah.
E ora, in coda, in premio a chi è arrivato quaggiù, si fornisce la sintesi di ebraismo, cristianesimo e buddhismo. Allora, c’è gli dèi, che fanno spensieratamente a cazzotti fra di loro. Poi arrivA Uno più grosso di tutti e fA un mazzo così a tutta la banda. Rimane giusto un vitello d’oro a contenderGli qualche sacrifico ogni tanto, ma a Lui Gli fa le pippe. Poi, più o meno quando Costui stA prendendo per il culo un Proprio profeta (gli promettE una terra in cui scorrono fiumi “di mestruo di latte e di miele” – e poi lo fA vagare per il deserto quarant’anni), in un’epoca detta “assiale”, arriva Buddha che gli fa: “Guarda, l’ho già detto a Vishnù e ad un sacco di altri, ma Te lo dico anche a Te, che se vUoi arrivare ancora più in alto di quanto Altissimo Tu sEi, se vUoi raggiungere il nirvana, devI reincarnarTi in essere umano”. Il Nostro non gli dA’ retta per un migliao d’anni, poi Si rompE l’anima, Si dicE qualcosa tipo: “Perché no?”, ed eiaculA una colomba bianca che lungo la spada di un arcangelo raggiunge una vergine immacolata che…
Qua, per motivi etnico-estetico-filosofici, si è grandi estimatori dell’ateologico/antiteico genere letterario bestemmia (un esempio? La strepitosa Abbibbia del Belli – ma se ne riparlerà), si ha qualche indulgenza per l’arte dell’eufemismo e del mezzo-moccolo (“minced oath”; lo sapevate che quando la principessa Leia dice “Cribbio!” in italiano, in inglese dice “Fester!”?) e si approfitta di questo post per riproporre a giro una domanda posta da altri: ma i mussulmani bestemmiano? Quando scoppiò il casino delle vignette sul Profeta qua, come d’altronde altrove, si ebbe la tentazione di postare un gigantesco MAOMETTO BUHO! e se non lo si fece fu per pigrizia. Bloom, a proposito dell’Islam, dice alcune cose banali banali (“se Yahvè è un guerrafondaio, Allah è un attentatore suicida”), altre banali ma potenti; Yahvè non è morto: per gli ebrei si è auto-esiliato nei cieli più remoti, per i cristiani è scolorito nella figura di Dio Padre, ma dall’altra parte del Mediterraneo è tornato prepotentemente alla ribalta sotto forma di Allah.
E ora, in coda, in premio a chi è arrivato quaggiù, si fornisce la sintesi di ebraismo, cristianesimo e buddhismo. Allora, c’è gli dèi, che fanno spensieratamente a cazzotti fra di loro. Poi arrivA Uno più grosso di tutti e fA un mazzo così a tutta la banda. Rimane giusto un vitello d’oro a contenderGli qualche sacrifico ogni tanto, ma a Lui Gli fa le pippe. Poi, più o meno quando Costui stA prendendo per il culo un Proprio profeta (gli promettE una terra in cui scorrono fiumi “di mestruo di latte e di miele” – e poi lo fA vagare per il deserto quarant’anni), in un’epoca detta “assiale”, arriva Buddha che gli fa: “Guarda, l’ho già detto a Vishnù e ad un sacco di altri, ma Te lo dico anche a Te, che se vUoi arrivare ancora più in alto di quanto Altissimo Tu sEi, se vUoi raggiungere il nirvana, devI reincarnarTi in essere umano”. Il Nostro non gli dA’ retta per un migliao d’anni, poi Si rompE l’anima, Si dicE qualcosa tipo: “Perché no?”, ed eiaculA una colomba bianca che lungo la spada di un arcangelo raggiunge una vergine immacolata che…
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Commenti:
onorato per la citazione, interessato per i temi trattati nel blog, desolato perché la questione del moccolo islamico non si riesce a risolvere. Ciao!
grazie, sono un po' desolato anch'io, non che mi ci sia ammazzato ma in proposito non riesco a trovare auctoritates; Lia ne ha mai parlato? ciao
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